Agevolazione (incentivo, misura di sostegno)
Intervento pubblico che garantisce un vantaggio economico (contributo, credito d’imposta, finanziamento agevolato) per sostenere investimenti o spese ammissibili.
Definizioni essenziali e aggiornate su bandi, contributi, crediti d’imposta, PNRR, fondi europei e procedure. Utile per PMI, professionisti e consulenti.
Cerca bandi attivi Trova un consulente
Intervento pubblico che garantisce un vantaggio economico (contributo, credito d’imposta, finanziamento agevolato) per sostenere investimenti o spese ammissibili.
Misure che favoriscono specifiche imprese, finanziate con risorse statali; ammesse se rispettano il Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER) o altre basi giuridiche UE.
Conformità di soggetti, progetti o spese ai requisiti del bando (tempi, natura costi, soglie, codici ATECO, dimensione UE impresa).
Quota di agevolazione erogata prima dell’avvio o durante il progetto, di norma contro garanzia (fideiussione) e nei limiti indicati dal bando.
Documento che annuncia finalità, beneficiari, risorse, scadenze e modalità di presentazione della domanda; può prevedere sportello a esaurimento o graduatoria.
Classificazione delle attività economiche (ISTAT) utilizzata per definire l’ammissibilità per settore e per statistiche/programmazione degli incentivi.
Atto che disciplina una misura: obiettivi, dotazione finanziaria, intensità di aiuto, criteri di valutazione, spese ammissibili, tempistiche e adempimenti.
Soggetto (impresa, professionista, ente) che presenta domanda e riceve l’agevolazione nel rispetto dei vincoli previsti.
Documento che descrive progetto, mercato, investimenti, fabbisogni finanziari e impatti attesi. Spesso richiesto per valutazione e istruttoria.
Articolazione delle voci di spesa previste (personale, beni, servizi, consulenze, investimenti), con percentuali e massimali specifici.
Procedura in cui le domande sono valutate in ordine cronologico fino a esaurimento fondi; rilevante la tempestività di invio.
Parte di spesa a carico del beneficiario o di altre fonti che integra l’agevolazione pubblica, nel rispetto delle percentuali indicate.
Voci di spesa riconosciute dal bando (periodo, natura, tracciabilità, congruità). Esclusi costi non pertinenti o fuori periodo.
Sovvenzione che non deve essere restituita; può essere percentuale sui costi o importo fisso (lump sum).
Agevolazione fiscale utilizzabile in compensazione (F24) secondo regole, aliquote e limiti temporali specifici.
Codice identificativo degli investimenti pubblici; talvolta richiesto per progetti finanziati con fondi strutturali o PNRR.
Tracciamento dedicato di entrate/uscite del progetto per rendicontare correttamente le spese finanziate.
Invito a presentare proposte nei programmi europei (es. Horizon Europe), con regole, topic e scadenze definite.
Regime di aiuto con massimale complessivo per impresa unica (generalmente €200.000 in tre esercizi finanziari; diversi limiti per specifici settori).
Documento di regolarità contributiva verso INPS/INAIL/Casse Edili; spesso necessario per erogazioni e saldo.
Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà per attestare requisiti, dimensione impresa, assenza aiuti incompatibili, ecc.
Interventi per tecnologie e processi digitali (software, cloud, cybersecurity, integrazione 4.0), spesso con premialità.
Regola UE che riduce risorse non spese entro termini prefissati; indica urgenza nell’attuazione.
Pagamento dell’agevolazione (anticipo, SAL, saldo) a fronte di condizioni e verifiche documentali o in loco.
Possibilità di concedere aiuti senza notifica preventiva alla Commissione se rispettano le condizioni GBER.
Periodo di ammissibilità spese e attività secondo cronoprogramma; modifiche richiedono autorizzazioni.
Indicatore di sostenibilità economico-finanziaria spesso richiesto in business plan o rating di progetto.
Prestito a tasso ridotto e/o con garanzie pubbliche; talvolta combinato con quota a fondo perduto.
Fondo europeo che sostiene competitività, innovazione, transizione digitale ed ecologica tramite programmi regionali/nazionali.
Fondo Sociale Europeo Plus: sostiene occupazione, inclusione, formazione e competenze.
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione: risorse nazionali per ridurre divari territoriali e finanziare investimenti.
Garanzia pubblica su finanziamenti bancari alle PMI, che riduce fabbisogno di collaterali e tassi.
Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese: cofinanzia progetti con strumenti di credito agevolato.
Elenco delle domande ordinate per punteggio; l’ammissibilità a finanziamento dipende dalla dotazione residua.
Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno.
Copertura del rischio su finanziamenti; facilita l’accesso al credito delle imprese agevolate.
Ente che cura istruttoria, concessione, controlli ed erogazioni della misura (es. Invitalia, Regioni, Camere di Commercio).
Programma quadro UE 2021-2027 per ricerca e innovazione, con call competitive e partenariati.
Scala 1-9 della maturità tecnologica; spesso requisito per progetti R&S finanziati.
Agenzia nazionale che gestisce varie misure (es. Smart&Start, Cultura Crea, autoimprenditorialità, contratti di sviluppo).
Percentuale massima di sostegno sui costi ammissibili, variabile per area, dimensione impresa e tipologia spesa.
Introduzione di prodotti/servizi/processi nuovi o migliorati; spesso con linee ad hoc (brevetti, marchi, design, TT).
Concetto utile per calcolare massimali (es. de minimis) considerando controlli/collegamenti tra imprese.
Spese per certificazioni qualità, ambiente, sicurezza o sostenibilità, spesso agevolabili entro limiti.
Partenariati istituzionalizzati dell’UE che pubblicano call in ambiti specifici (es. elettronica, idrogeno).
Knowledge & Innovation Communities dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, con bandi e servizi.
Contributo forfettario a risultato raggiunto, senza rendicontazione analitica dei costi sostenuti.
Atto/operazione con cui l’ente eroga l’importo spettante dopo verifiche amministrative e tecniche.
Sotto-misura o azione specifica all’interno di un programma o bando, con target e regole dedicate.
Limiti massimi per importi o percentuali; possono variare per area, settore, dimensione o tipologia di spesa.
Definizione UE basata su ULA, fatturato e totale di bilancio; determina intensità e ammissibilità.
Rilevazione periodica di avanzamento, spese, indicatori, milestone e output del progetto.
Aree del Sud con intensità di aiuto maggiorate o misure dedicate (ZES Unica, incentivi per attrazione investimenti).
Intervento specifico previsto da un programma/legge, attuato tramite bandi/avvisi.
Richiesta formale di autorizzazione per aiuti non in esenzione; la concessione avviene dopo decisione positiva.
Pacchetto europeo post-pandemia che finanzia tra l’altro i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Classificazione europea delle attività economiche, corrispondente ad ATECO in Italia.
Ente incaricato dall’Autorità di Gestione di attuare parti del programma (istruttorie, controlli, pagamenti).
Impegno di risorse oltre la dotazione per compensare rinunce/revoche e accelerare spesa.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: riforme e investimenti finanziati da NGEU con milestone e target stringenti.
Programmi Regionali 2021-2027 che attivano bandi su innovazione, competitività, green e formazione.
Programmi 2021-2027 su scala nazionale (ex PON) in ambiti come ricerca, imprese, inclusione.
Versione italiana del Business Plan; spesso con previsioni economico-finanziarie triennali o quinquennali.
Cooperazione tra più soggetti per realizzare il progetto; definisce ruoli, budget, proprietà risultati.
Imprese con requisiti specifici e agevolazioni dedicate (invio telematico, incentivi, semplificazioni).
Stato Avanzamento Lavori per erogazioni intermedie; saldo finale dopo chiusura e controlli.
Cornice UE straordinaria per aiuti in situazioni di crisi (es. pandemica/energetica), con massimali e scadenze dedicate.
Struttura di progetto con obiettivi, output, outcome, indicatori e rischi per la valutazione.
Presentazione di documenti (fatture, pagamenti, timesheet) che provano le spese ammissibili.
Perdita del beneficio per irregolarità, mancato rispetto vincoli, false dichiarazioni o mancata realizzazione.
Base giuridica che disciplina concessione, intensità, beneficiari e massimali (GBER, de minimis, ecc.).
Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale; spesso con percentuali e TRL specifici.
Valutazione della bancabilità e sostenibilità economico-finanziaria per misure con finanziamento agevolato.
Dettaglio delle voci accettate (beni, servizi, personale, consulenze, brevetti, macchinari, software, lavori).
Ente incaricato dell’attuazione operativa della misura (pubblicazione avvisi, verifiche, pagamenti).
Meccanismo a invio telematico in tempo reale; priorità all’ordine di arrivo fino a esaurimento.
Requisiti ambientali/sociali (es. principio Do No Significant Harm) e criteri ESG richiesti da alcune misure.
Impresa recente con alti contenuti innovativi; accesso a incentivi e servizi dedicati (incubatori, acceleratori).
Rendicontazione intermedia che consente erogazioni parziali in corso d’opera.
Registro delle ore del personale imputate al progetto, firmato e coerente con i contratti.
Interesse inferiore al mercato applicato a finanziamenti agevolati, talvolta a tasso zero.
Linea regionale tipica per investimenti delle PMI, spesso mista (garanzia + contributo + finanziamento agevolato).
Procedura di gara pubblica per forniture, servizi o lavori; distinta dai contributi a fondo perduto.
Fonte dei fondi strutturali e di programmi diretti; definisce regole su aiuti di Stato e ammissibilità.
Unità Lavoro Annuo: addetti equivalenti a tempo pieno utilizzati per calcolare la dimensione UE dell’impresa.
Spese escluse (es. imposte, interessi passivi non previsti, sanzioni, costi fuori periodo o non pertinenti).
Contributo predefinito (a catalogo) per specifiche spese, spesso con massimali unitari per impresa.
Processo di verifica dei requisiti e attribuzione di punteggi secondo criteri di bando.
Modifiche (proroghe, rimodulazioni, sostituzioni) da richiedere e motivare secondo regolamento.
Obblighi post-concessione (mantenimento investimenti/occupazione, localizzazione, divieto di delocalizzazione).
Unità di lavoro con obiettivi, task, deliverable e milestone, tipica dei progetti UE.
Formato digitale dei bilanci aziendali; utile per estrazioni automatiche in fase istruttoria.
Concetto europeo assimilabile a PMI/Startup innovative con requisiti su R&S e proprietà intellettuale.
Aree del Mezzogiorno con regime agevolato rafforzato per attrarre investimenti (oggi ZES Unica).
Aree con semplificazioni e incentivi per la logistica, connesse a porti/corridoi strategici.
Il contributo non si restituisce; il finanziamento è un prestito con tassi/garanzie agevolati. Spesso le misure combinano entrambi.
È un regime semplificato con un tetto massimo di aiuti concedibili alla stessa impresa in tre esercizi finanziari.
Va verificata nel bando (periodo, natura, massimali, documenti richiesti). In caso di dubbio, chiedi al gestore della misura.
Sovente sì. L’intensità varia per dimensione (micro/piccola/media), localizzazione e tipologia di intervento.
Suggerimento: usa la barra di ricerca sopra o l’indice A-Z per trovare rapidamente un termine.
Scopri i bandi attivi oggi Hai bisogno di assistenza? Contatta un professionista